È una questione di radici!
Non di rispetto: “u rispetto è misurato, cu u potta l’avi puttatu.”
E le radici sono segno di riconoscenza perché si è parte di una storia.
E la storia cambia come devono cambiare le tradizioni quando non sono fini a se stesse.
Giuseppe Gentile detto Pippo, la mia Storia inizia con lui e con Lidia Giunta.
E la storia continua con Marta e Giuseppe Giulio Gentile, nati da Lucia, che la rinnoveranno e magari la cambieranno e non importa chi verrà come si chiamerà, importa che conosca la storia e sappia cosa significa riconoscenza.
Ci sono tanti Giuseppe, Pippo, Pucci, Pino, Peppino, Pinuccio, Beppe.
C’è mio papà e ci sono tanti papà.
Papà spirituali, che hanno cresciuto tanti figli di papà che a volte non hanno neanche conosciuto.
Papà affettivi, che hai incontrato, ti hanno accolto e ti hanno considerato come figlio.
C’è il papà dei papà che si chiama Giuseppe ed ha accettato di essere padre di un figlio particolare: il Figlio dell’Uomo. E se è vero, come è vero, che papà è stato, che coraggio ha avuto: altro che padre putativo!
E poi c’è il CNOS-FAP.
Lo possiamo considerare più che un papà, una associazione che aiuta papà e mamme nell’educazione dei figli. Oggi è anche la sua festa perché fa l’onomastico: oggi è San Giuseppe.
E anche per noi come per lui vale: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”.
Che riletta in chiave laica ho sempre interpretato che ogni figlia e figlio devono fare la loro strada.
Anche i nostri.
Vero Lucia!